Sughero vergine in granuli NO RICICLATO !
Isolamento termico e acustico nella bioedilizia
Naturale, atossico, biologicamente puro, inalterabile, impermeabile, traspirante, resistente
Il prezzo è al sacco = 125 litri c.ca
1 mc. = n° 8 sacchi c.ca
Impieghi
Riempimento di intercapedini con o senza insufflaggio
Isolamento dei sottotetti additivato o sciolto
Isolamento dei sottofondi di pavimenti
Alleggerimento dei massetti in genere
Per ottenere il SUGHERO non si procede ad alcun disboscamento !!! Gli alberi infatti non vengono tagliati, ma semplicemente decorticati e la corteccia di sughero si rigenera col tempo.
Resistente Il sughero, quando è di qualità, è inalterabile, non si deforma e non si decompone perché è inattacabile da muffe, insetti e roditori, che lo trovano fortunatamente indigesto. La grande resistenza di questo materiale è dimostrata dai mille impieghi: guarnizioni per motori e tubi idraulici, solette per calzature, rivestimenti edili per l’isolamento bioclimatico e acustico, oltre ovviamente ai turaccioli per le bottiglie di vino. Una corteccia… per le nostre case Il sughero non è altro che il “vestito” dell’albero omonimo “Quercus suber” ed è proprio questo particolare che deve aver spinto i nostri antenati a interessarsi delle sue proprietà, scoprendone i vantaggi. Proprio come la pelliccia di un animale, il sughero protegge il tronco della pianta dagli agenti esterni (caldo, freddo, umidità) e garantisce la traspirazione. Inoltre il sughero protegge il tronco dal fuoco in quanto, carbonizzando in superficie in caso di incendio, evita che possa bruciare il tronco stesso o che il calore possa compromettere le funzioni vitali della pianta. In più, anche se agli alberi questo serve meno, protegge dai rumori, grazie a una particolare elasticità e al peso specifico che ne fanno un isolante ottimo nel dissipamento dell’energia sonora. Insomma il sughero fa già in natura quello che dovrebbero fare i muri di una buona casa: isolare dal punto di vista termico e creare una efficace barriera acustica tra l’interno e l’esterno.
CuriositàIl sughero è un isolante elettrico, al punto che Alessandro Volta se ne servì per costruire la sua prima pila. Inoltre se viene utilizzato come rivestimento in una stanza impedisce alle particelle di polvere di circolare nell’aria: ciò convinse lo scrittore francese Marcel Proust, affetto da una forma cronica di asma da fieno, a servirsene per foderare la sua stanza parigina in Boulevard Haussmann.
L’albero del sughero Il sughero è ricavato dalla quercia da sughero, in latino “Quercus suber”, appartenente alla famiglia delle fagacee. Si tratta di un albero sempreverde che può raggiungere anche i 20 metri di altezza, con foglie semplici a lamina coriacea, fiori unisessuali e frutti costituiti da ghiande ovoidali della lunghezza di 2/3 cm. Le radici sono sempre molto profonde e consentono alla pianta di resistere alla siccità. La “ricchezza” di questa pianta è però data dalla doppia corteccia: quella più interna è chiamata “madre” ed è composta da tessuti fibrosi nei quali scorre la linfa ed è ricoperta dal “fellogeno”, che genera un tessuto morbido elastico e spugnoso, il sughero. L’habitat ideale della quercia sughera è l’area mediterranea: Italia, con l’80% della produzione concentrata in Sardegna, Sicilia, Toscana, Corsica, Spagna, Portogallo, Marocco e Algeria. Si è tentato di impiantare la coltivazione anche in California, Sudafrica e Cina, ma con risultati mediocri dal punto di vista quantitativo e qualitativo.